Bleed - Più forte del destino di Ben Younger
Notorious, 9 Marzo 2017 – Molle
Vinny Pazienza è appena diventato campione del mondo dei pesi superleggeri e si prepara a difendere il titolo, ma rimane coinvolto in un grave incidente automobilistico in cui si rompe il collo. I medici non sanno se potrà camminare di nuovo, ma sono certi che in ogni caso non potrà mai più tornare sul ring. Lui non è d’accordo…
Campione del mondo in due diverse categorie di peso nella seconda metà degli anni 80, Vinny Pazienza non è certamente un nome noto a chi non segue il pugilato. È stato però protagonista di alcuni grandi incontri e ha alle spalle l’interessante storia del suo ritorno sul ring. In Bleed il regista Ben Younger (1 km da Wall Street, Prime) racconta quest’ultima con attenzione ma poco pathos, e fin troppe libertà creative.
«Il cinema è la vita senza le parti noiose», usava dire Alfred Hitchcock. E per evitare di riempire i film di parti noiose, molto spesso a Hollywood ci si prende grandi libertà sulle storie vere, cambiando radicalmente personaggi, avvenimenti e cronologie. Bleed porta questo concetto all’estremo, dando l’impressione che eventi separati da diversi anni siano avvenuti in rapida successione e come diretta conseguenza, magnificandone così anche l’importanza agli occhi degli spettatori. A conti fatti, è però un difetto veniale, perché la ricostruzione risulta logica e comprensibile a chi non conosce la realtà, e quindi in questo senso il film è perfettamente godibile.
Il difetto più grande di Bleed è invece proprio la mancanza di tensione, di suggestione, in ciò che si vede sullo schermo. L’impresa umana compiuta da Pazienza ha del clamoroso, ma il modo in cui Younger ce la racconta è freddo, banale, privo anche di quel respiro epico cui i film sportivi ci hanno ormai abituati e che riesce sempre a riempire di emozione il cuore dello spettatore. Si tratta certamente di una scelta pensata, ma non di una scelta che fa bene al film, che risulta così piatto nonostante anche le buone interpretazioni di Miles Teller e Aaron Eckhart.
Certo è dura al giorno d’oggi, dopo così tanti film su e intorno alla “nobile arte”, dire qualcosa di nuovo con una pellicola di ambientazione pugilistica. Bleed non ci riesce, ma resta comunque un film dignitoso e interessante. Ma niente di più.
Titolo: Bleed – Più forte del destino (Bleed For This)
Regia: Ben Younger
Sceneggiatura: Ben Younger
Fotografia: Larkin Seiple
Interpreti: Miles Teller, Aaron Eckhart, Katey Sagal, Ciarán Hinds, Ted Levine, Jordan Gelber, Amanda Clayton, Daniel Sauli, Tina Casciani, Denise Schaefer, Peter Quillin, Jean Pierre Augustin, Edwin Rodriguez, Keith Jeffrey, Tim Fields, Roy Souza
Nazionalità: USA, 2016
Durata: 1h. 57′
Impressionante per quantità la lista di film a tema pugilato.
Be’, cerco di non perdermene uno… Anche se poi non tutti li recensisco: ad esempio ho visto anche “Hands of Stone” con De Niro, ma ho lasciato perdere.