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Creed II di Steven Caple Jr

14 febbraio 2019 Recensioni 10 Commenti
Creed II

Warner, 24 Gennaio 2019 – Coinvolgente

Adonis Creed, figlio del defunto campione dei pesi massimi Apollo, viene sfidato da Victor Drago, figlio di quell’Ivan che lo privò del padre. Nonostante il suo allenatore e padre putativo Rocky Balboa cerca di convincerlo a rifiutare, alla fine Adonis accetta di salire sul ring contro il campione russo…


Nella pellicola che segna ufficialmente l’addio di Rocky Balboa al ring, il trentenne Steven Caple Jr ci offre un’opera in grado di appassionare e coinvolgere tanto coloro che patteggiano per la vendetta, quanto chi cerca il riscatto dall’immarcescibile fato.

I personaggi protagonisti sono diversi, e ciascuno contribuisce da parte sua in modo non secondario al dipanarsi di una storia che scorre fluida e possente, supportata da una colonna sonora che fa egregiamente il suo. Da un Adonis Creed campione del mondo con l’ombra di un padre che ha rinunciato a tutto e lo ha privato di tutto morendo sul ring al Viktor Drago figlio dell’Ivan esiliato con disonore dalla sua madre Russia, che ha in sé tutta la rabbia e la vendetta del padre; da un Rocky Balboa che domina la scena pur restando sempre in secondo piano, con quel senso lacerante di aver commesso un errore unico, irreversibile, non gettando una spugna dal valore materiale irrisorio, a Bianca, simbolo dell’alternativa, dell’exit-door strategy da un mondo tanto avvincente quanto “totalizzante”.

Il regista di Cleveland attinge a piene mani da quelle che sono state le caratteristiche avvincenti di Rocky IV proponendo un sequel dal sapore di remake: c’è la sofferenza, il dubbio, l’ascesa, la vittoria… il risultato. Indubbiamente i fan della serie – o anche solo i tanti che hanno assistito a una delle innumerevoli riproposizioni sul piccolo schermo di qualche capitolo della saga – avranno chiaro fin dai primi minutidove la storia andrà a parare, e difatti la sensazione è quella di un certosino restauro dell’opera madre, a tratti asettico, quasi ingabbiato dalle corde del ring e dai minuti delle singole riprese.

Agli occhi di coloro che, invece, si avvicinano per la prima volta al mondo di Rocky, risaltano non tanto gli eventi sportivi – la boxe – quanto la volontà di raccontare storie sapientemente ammortizzate dai guantoni e dai match e dalle riprese e dagli allenamenti, in un saliscendi che si fa allegoria della vita comune, così com’era nel primo Rocky: si sbaglia, si cade, si corregge, ci si rialza, e questo ogni giorno, motivati dagli obiettivi più disparati ma sempre, comunque, verso un obiettivo da raggiungere.

Creed II non è certo un film intellettuale – ci mancherebbe! – eppure, nella sua semplicità e prevedibilità è in grado di assestare dei montanti che lasciano il segno!


La locandinaTitolo: Creed II (Id.)
Regia: Steven Caple Jr
Sceneggiatura: Sylvester Stallone, Juel Taylor
Fotografia: Kramer Morgenthau
Interpreti: Michael B. Jordan, Sylvester Stallone, Tessa Thompson, Phylicia Rashad, Dolph Lundgren, Florian Munteanu, Russell Hornsby, Wood Harris, Milo Ventimiglia, Robbie Johns, Andre Ward, Brigitte Nielsen, Patrice Harris, Jacob Duran, Ana Gerena
Nazionalità: USA, 2018
Durata: 2h. 10′


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Attualmente ci sono 10 commenti a questo articolo:

  1. Eddie ha detto:

    Filmone clamoroso.

  2. Fabrizio ha detto:

    Come detto in recensione da Fabrizio, secondo me i pricipali punti deboli di Creed 2 (come anche di Creed) stanno proprio nel doversi forzatamente ricollegare alla saga di Rocky. E poi la mediocrità recitativa di Jordan, che si salva con la fisicità del suo personaggio ma che nella versione italiana risente anche del doppiaggio.

    Buona, però, la sceneggiatura che non forza troppo la mano coi sentimentalismi e non si arrende a situazioni troppo banali, che sfrutta con cura Stallone e disegna alcune scene per nulla banali come ad esempio la conversazione a tavola fra Adonis, la moglie di Apollo e Bianca.
    Uno dei maggiori pregi di questo film è poi l’inserimento di tecnicismi del mondo della boxe (nel primo Creed c’era stata una bellissima ripresa avvolgente del riscaldamento ai pad prima dell’incontro finale), dettagli che già di per sé rendono queste due pellicole diverse da tutte le altre a sfondo pugilistico.

    L’incontro finale non lascia il segno e Munteanu non è credibilissimo come campione di pugilato, ma ci accontentiamo.

  3. Fabrizio Degni ha detto:

    Ciao a tutti e grazie per i vostri commenti! Federico, grazie per le note aggiuntive, rilancio… a vostro avviso considerando Rocky archiviato ci saranno nuovi sequel basati su tale spin-off o……….. Stile Ghostbusters vireranno verso una versione con personaggi femminili sul ring?

  4. Fabrizio ha detto:

    Io mi auguro sia davvero finita, ma il marchio Creed ha funzionato e considerando che il pubblico di questi due film in buona parte non è fatto di fan della saga di Balboa, non mi stupirei se si arrivasse a un terzo film, magari slegato dal mondo di Rocky.

  5. Plissken ha detto:

    Mmm… sul fatto che sia l’addio “ufficiale” di Rocky al ring avrei seri dubbi 🙂 Comunque il film tutto sommato risulta gradevole, nonostante sia praticamente un “Rocky 3” rimaneggiato, che vede il Creed Jr al posto di Rocky, Drago Jr al posto di Lang, Rocky al posto di Creed Sr… aiuto mi sono perso…

  6. Fabrizio Degni ha detto:

    La notizia e’ di una settimana fa ed e’ relativa una delle scene tagliate non presenti nella versione proiettata… non aggiungo altro e rigorosamente sotto spoiler!

    https://movieplayer.it/news/creed-ii-scena-tagliata-morte-personaggio-rocky_65053/

  7. Fabrizio ha detto:

    Cavolo Fabrizio, pure lui volevano ammazzarmi!

  8. Fabrizio Degni ha detto:

    Rigorosamente sotto spoiler, scene tagliate!

    https://www.youtube.com/watch?v=vn8r2X2lCW0

  9. Anonimo ha detto:

    Piaciuto quanto il primo capitolo se non di più.
    Lacrimuccia finale per i nostalgici (come me) della saga.

    Albe che ne pensi dei due capitoli?
    Riesci a rispondermi alle domande sulle schede di “Venom” e “Deadpool 2”?
    Grazie😊

  10. Alberto Cassani ha detto:

    Il primo l’avevo trovato molto ben fatto nonostante la deriva strappalacrime di certe cose un po’ esagerate. Il secondo mi è parso molto meno interessante, con alcune cose un po’ buttate lì e uno sviluppo clamorosamente prevedibile. Come pugilato lasciamo perdere entrambi, un po’ come i moderni pesi massimi veri.

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