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“Shiner” di John Irvin

16 giugno 2002 Recensioni 0 Commenti
Alberto Cassani, 19 Giugno 2002: Pessimo
Fandango, 21 Giugno 2002

Billy “Shiner” Simpson è un’organizzatore di boxe odiato da tutti, nell’ambiente. Ciò nonostante riesce a mettere in piedi a Londra una riunione in cui l’incontro clou sarà quello per il titolo mondiale dei pesi massimi, in cui il campione affronterà “Golden Boy” Eddie Simpson, il figlio ventenne di Billy…


Rino Tommasi usa dire che il primo Rocky è un bel film fino a quando i pugili non salgono sul ring. Shiner è un brutto film fino a quando i pugili non salgono sul ring, poi da brutto diventa osceno. Ma la boxe, pur nella sua non-credibillità, non influisce più di tanto sulla mediocrità della pellicola: Shiner è un film di gangster, di bad boys, piuttosto banale e un po’ frustrante, che forse si basa troppo sull’impatto emotivo che il personaggio protagonista dovrebbe avere sullo spettatore.

Michael Caine è molto bravo, anche se la voce del doppiatore abituale di Michael Douglas non gli si adatta granché, ma la sceneggiatura lo costringe a pronunciare dialoghi scontati e compiere azioni di ben poco impatto. Il personaggio di Shiner, che in slang vuol dire “occhio nero”, in fin dei conti è un maneggione fallito, è un “re del mondo” che non vale nulla. Non è un Piccolo Cesare, ma non riesce nemmeno ad essere un Gangster n° 1. E noi non riusciamo a curarci di lui.


Titolo: Shiner (Id.)
Regia: John Irvin
Sceneggiatura: John Irvin
Fotografia: Mike Molloy
Interpreti: Michael Caine, Martin Landau, Frances Barber, Frank Harper, Andy Serkis, Claire Rushbrook, Daniel Webb, Matthew Marsden, Kenneth Cranham, David Kennedy, Peter Wight, Nicola Walker, Gary Lewis, Derrick Harmon, Joe Montana
Nazionalità: Gran Bretagna, 2000
Durata: 1h. 38′


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